Cassazione penale Sez. V sentenza n. 26513 del 12 luglio 2021

ECLI:IT:CASS:2021:26513PEN

Massima

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Il reato di diffamazione aggravata dall'attribuzione di un fatto determinato si configura quando l'autore delle espressioni lesive della reputazione altrui comunica con più persone, anche indirettamente, attribuendo alla persona offesa un comportamento o una qualità morale che, secondo i canoni etici condivisi dalla generalità dei consociati, sia suscettibile di incontrare la riprovazione della "communis opinio". L'aggravante dell'attribuzione di un fatto determinato sussiste quando l'episodio diffamatorio viene riferito nelle sue linee essenziali, con espressioni che evochino alla comprensione del destinatario della comunicazione azioni concrete e dalla chiara valenza negativa, anche se non vengono indicati i dettagli specifici del fatto attribuito. La prova della comunicazione a più persone può essere desunta anche dalla destinazione della notizia diffamatoria a soggetti diversi dal diretto interlocutore, qualora l'autore abbia interesse a far pervenire il "messaggio" a terzi. La registrazione fonografica di un colloquio tra presenti, effettuata da uno dei partecipanti anche su sollecitazione della polizia giudiziaria, costituisce prova documentale utilizzabile in giudizio, a condizione che sia certa la sua effettuazione da parte di uno dei partecipanti o comunque di soggetti legittimati ad assistere all'incontro.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ZAZA Carlo - Presidente

Dott. CATENA Rossella - Consigliere

Dott. DE MARZO Giuseppe - Consigliere

Dott. SESSA Renata - Consigliere

Dott. BRANCACCIO Matilde - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 16/06/2020 del TRIBUNALE di TRAPANI;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. MATILDE BRANCACCIO;
udito il Sostituto Procuratore Generale Dr. GIOVANNI DI LEO che ha chiesto l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Il Tribunale di Trapani, quale giudice d'appello, ha confermato la sentenza emessa dal Giudice di Pace di Trapani il 27.7.2019 con cui (OMISSI…

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