Cassazione penale Sez. II sentenza n. 8407 del 24 febbraio 2023

ECLI:IT:CASS:2023:8407PEN

Massima

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Il sequestro preventivo di beni intestati a un terzo soggetto può essere disposto quando sussistono gravi, precisi e concordanti elementi indiziari che dimostrino la fittizia intestazione dei beni e la loro effettiva disponibilità in capo all'indagato per uno dei reati previsti dall'art. 240-bis c.p. L'onere di provare tale discrasia tra titolarità formale e disponibilità effettiva incombe sull'accusa, la quale deve addurre non solo circostanze sintomatiche di spessore indiziario, ma anche elementi fattuali che si connotino per gravità, precisione e concordanza, tali da costituire prova indiretta del superamento della coincidenza tra titolarità apparente e disponibilità effettiva del bene. Tra tali elementi possono rilevarsi il rapporto di stretta parentela tra l'indagato e il terzo intestatario, la natura giuridica e le modalità dell'atto dispositivo, la vicinanza temporale tra l'atto di disposizione e la commissione del reato, le condizioni patrimoniali del terzo intestatario nonché la provenienza delle risorse impiegate per l'acquisto dei beni dalla attività illecita dell'indagato. Il giudice è tenuto a valutare il contenuto di eventuali consulenze tecniche difensive, dando conto sinteticamente delle ragioni della prevalenza o meno dei rilievi difensivi rispetto a quelli posti a fondamento del provvedimento cautelare, onde evitare il vizio di violazione di legge per assoluta mancanza di motivazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. VERGA Giovanna - Presidente

Dott. AGOSTINACCHIO Luigi - Consigliere

Dott. NICASTRO Giuseppe - Consigliere

Dott. RECCHIONE Sandra - Consigliere

Dott. CERSOSIMO Emanue - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto dal terzo interessato:
(OMISSIS) avverso l'ordinanza del 20/06/2022 del Tribunale di Napoli;
Udita la relazione svolta dal Consigliere CERSOSIMO Emanuele;
udite le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale COSTANTINI Francesca che ha chiesto dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso;
udite le conclusioni del ricorrente, Avv. Maiello Vincenzo che ha insistito nei motivi di ricorso ed ha chiesto l'annullamento dell'ordinanza.
RIT…

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