La concessione di aree demaniali marittime deve essere rilasciata all'esito di una procedura di selezione del beneficiario effettuata attraverso gara pubblica, nel rispetto dei principi di trasparenza, imparzialità, proporzionalità, efficienza e parità di trattamento, nonché della libera concorrenza. Ciò in quanto la normativa regionale, in linea con i principi europei e costituzionali, prescrive tale modalità di assegnazione, al fine di garantire l'apertura del mercato e l'accesso di nuovi operatori. Pertanto, l'amministrazione comunale, nell'esaminare le istanze di concessione demaniale marittima, deve valutare preliminarmente la sussistenza dei presupposti per l'avvio di una procedura di gara pubblica, tenendo conto della destinazione del tratto di spiaggia nella pianificazione relativa alle coste, e provvedere di conseguenza, non potendo invece semplicemente "fissare" la situazione esistente alla data di entrata in vigore della legge n. 145 del 2018. L'omessa emanazione del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri previsto dalla medesima legge, inoltre, non può costituire un ostacolo al rilascio di nuove concessioni, in quanto tale mancanza non può determinare il blocco dell'attività amministrativa, dovendo l'amministrazione procedere comunque nel rispetto dei principi di derivazione europea e costituzionale in materia di tutela della concorrenza e libero accesso al mercato.