Cassazione penale Sez. V sentenza n. 18281 del 2 maggio 2016

ECLI:IT:CASS:2016:18281PEN

Massima

Il delitto di minaccia è un reato di pericolo, pertanto la sua configurabilità non richiede la messa in atto del male prospettato, essendo sufficiente l'intrinseco contenuto minatorio delle parole pronunciate. Inoltre, il delitto di minaccia può configurarsi anche tra persone legate da rapporto familiare. Ai fini della sussistenza del reato, non è necessario che la parte offesa abbia effettivamente percepito un senso di intimidazione, essendo sufficiente che le parole pronunciate dall'imputato abbiano un contenuto minatorio oggettivo, a prescindere dalla reazione soggettiva della vittima. Infine, la prova testimoniale della parte offesa è sufficiente a dimostrare la pronunzia di parole configuranti il reato di ingiuria, senza che sia necessaria l'acquisizione di ulteriori elementi probatori.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. LAPALORCIA Grazia - Presidente

Dott. SABEONE Gerardo - Consigliere

Dott. GORJAN Sergio - rel. Consigliere

Dott. MORELLI Francesca - Consigliere

Dott. DE GREGORIO Eduardo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
nei confronti di:
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 3/2014 GIUDICE DI PACE di POGGIO MIRTETO, del 01/12/2014;
visti gli atti, la sentenza e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 11/02/2016 la relazione fatta dal Consigliere Dott. SERGIO GORJAN;
Udito il Procuratore Generale nella persona del Dott. ((omissis)) che ha concluso per il rigetto.
Udito per la parte civile l'avv. (OMISSIS) del foro di Roma che ha concluso per l'an…

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