Cassazione penale Sez. III sentenza n. 35587 del 29 agosto 2016

ECLI:IT:CASS:2016:35587PEN

Massima

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Il reato di dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti, di cui al D.Lgs. n. 74 del 2000, art. 2, può configurarsi sia in caso di inesistenza oggettiva delle operazioni, sia in caso di inesistenza soggettiva, ovvero quando le fatture o altri documenti attestano operazioni con soggetti diversi da quelli effettivi. La natura soggettiva dell'inesistenza non esclude la rilevanza penale della condotta, in quanto il meccanismo di frode carosello, realizzato attraverso l'interposizione di società cartolari, è preordinato anche all'indebita maturazione di un credito IVA non dovuto. Ai fini della responsabilità penale, non è necessaria una rigida corrispondenza tra i fatti contestati e quelli ritenuti provati, purché non sia pregiudicato il diritto di difesa dell'imputato. La valutazione delle prove, comprese le dichiarazioni testimoniali e la rilevanza di elementi formali, rientra nella discrezionalità del giudice di merito, la cui motivazione è sindacabile in sede di legittimità solo in caso di manifesta illogicità o contraddittorietà. Anche i soci non amministratori possono essere ritenuti responsabili del reato, qualora emerga il loro effettivo coinvolgimento nella gestione dell'impresa e nella condivisione delle scelte imprenditoriali.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. RAMACCI Luca - Presidente

Dott. ANDREAZZA Gastone - rel. Consigliere

Dott. GAI Emanuela - Consigliere

Dott. MENGONI Enrico - Consigliere

Dott. RICCARDI Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), n. a (OMISSIS);
(OMISSIS), n. (OMISSIS);
(OMISSIS), n. (OMISSIS);
(OMISSIS), n. a (OMISSIS);
avverso la sentenza della Corte d'Appello di Milano in data 29/06/2015;
udita la relazione svolta dal consigliere Dott. ((omissis));
udite le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. GAETA P., che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;
udito il difensore di fiducia, Avv. (OMISSIS), che ha concluso per l'accogliment…

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