Cassazione penale Sez. V sentenza n. 27817 del 6 giugno 2017

ECLI:IT:CASS:2017:27817PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza può essere così sintetizzato: La pubblicazione di notizie false, anche se espresse in forma dubitativa, può integrare il reato di diffamazione a mezzo stampa quando le espressioni utilizzate nel contesto dell'articolo siano ambigue, allusive, insinuanti o suggestive, tali da ingenerare nella mente del lettore il convincimento dell'effettiva rispondenza a verità dei fatti narrati. Tale valutazione rientra nel giudizio di merito, il cui esito, se adeguatamente motivato, è incensurabile in sede di legittimità. La diffamazione a mezzo stampa può sussistere anche quando la notizia falsa riguardi non solo la persona direttamente nominata nell'articolo, ma anche altri soggetti coinvolti nella vicenda narrata, qualora il contenuto complessivo dell'articolo risulti idoneo a ledere la loro reputazione. L'uso di termini come "fallimento", evocativi di uno stato di insolvenza irreversibile, può integrare gli estremi della diffamazione, anche in assenza di una formale dichiarazione di fallimento, quando tali espressioni risultino prive di riscontri fattuali e siano idonee a danneggiare l'immagine e l'onorabilità delle persone coinvolte. La valutazione della portata diffamatoria degli articoli giornalistici è rimessa al giudice di merito, la cui motivazione, se congrua e logica, è incensurabile in sede di legittimità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PALLA Stefano - Presidente

Dott. MICCOLI Grazia - rel. Consigliere

Dott. FIDANZIA Andrea - Consigliere

Dott. MAZZITELLI Caterina - Consigliere

Dott. SCORDAMAGLIA Irene - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
(OMISSIS) nato il (OMISSIS);
(OMISSIS) nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 09/07/2015 della CORTE APPELLO di TRIESTE;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 17/01/2017, la relazione svolta dal Consigliere GRAZIA MICCOLI;
Il Procuratore Generale presso la Corte di Cassazione, dott. Luigi ORSI, ha concluso chiedendo la declaratoria di inammissibilita' del ricorso;
Per gli imputati, l'avv. (OM…

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