La massima giuridica che può essere estratta dalla sentenza è la seguente: L'iscrizione nel libro soci di una cessione di quote di società a responsabilità limitata effettuata sulla base di una scrittura privata falsa non vale a rendere efficace il trasferimento delle quote verso la società e i terzi. Ai fini dell'efficacia della cessione di quote di s.r.l. nei confronti della società e dei terzi, rileva la data della sentenza che produce gli effetti sostitutivi della pattuita ripetizione della cessione per atto pubblico, e non la data del patto di cessione. Pertanto, il termine di prescrizione del diritto al risarcimento dei danni derivanti dalla dolosa iscrizione di una cessione di quote fondata su una scrittura privata falsa decorre dalla data di deposito della sentenza che ha definitivamente accertato la cessione delle quote, e non dalla data in cui il socio cedente ha avuto conoscenza dell'annotazione della cessione nel libro soci. La società e gli amministratori che hanno consentito l'iscrizione di una cessione di quote fondata su una scrittura privata falsa rispondono, ai sensi dell'art. 2395 c.c., dei danni cagionati al socio cedente in conseguenza della sottrazione delle quote alla garanzia del suo credito per il prezzo non pagato.