Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza può essere così sintetizzato: La valutazione della credibilità e attendibilità della persona offesa, costituitasi parte civile, non può essere esclusa dalla semplice non integrale coincidenza tra le sue dichiarazioni e quelle di un testimone oculare disinteressato ed emotivamente non coinvolto. Infatti, il maggiore coinvolgimento emotivo della persona offesa può comportare una più attenta percezione e una più precisa memorizzazione dei dettagli dell'azione violenta subita, rispetto a un astante estraneo allo svolgimento dei fatti. Pertanto, la divergenza tra le dichiarazioni della persona offesa e quelle del testimone oculare non inficia necessariamente la credibilità della prima, la cui attendibilità deve essere valutata complessivamente, anche alla luce degli altri elementi di prova, come le lesioni riportate e documentate. Inoltre, l'elemento soggettivo del dolo nel reato di lesioni personali può essere integrato anche dal dolo eventuale, qualora il comportamento aggressivo dell'imputato, pur non diretto specificamente all'evento lesivo, sia stato comunque volontario e consapevole della sua potenziale idoneità a cagionare lesioni.