Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 4347 del 2022

ECLI:IT:TARLAZ:2022:4347SENT

Massima

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Il mancato rilascio di un provvedimento formale di concessione da parte della pubblica amministrazione non può essere surrogato dal mero pagamento di canoni di occupazione o dalla tollerata permanenza del privato nel bene pubblico, in quanto la volontà di obbligarsi della P.A. deve essere manifestata nelle forme richieste dalla legge, tra le quali l'atto scritto "ad substantiam". Pertanto, in assenza di un valido titolo concessorio, il privato che occupa un bene pubblico è da considerarsi un mero occupante abusivo, senza che possa invocare un legittimo affidamento sulla base della condotta tenuta dall'amministrazione, la quale non può essere equiparata al rilascio di un provvedimento favorevole. Conseguentemente, l'amministrazione può legittimamente procedere alla riacquisizione forzosa del bene, senza che ciò comporti alcun obbligo risarcitorio in capo all'ente, in quanto la situazione di vantaggio del privato non risulta obiettivizzata in un provvedimento amministrativo.

Sentenza completa

Pubblicato il 11/04/2022

N. 04347/2022 REG.PROV.COLL.

N. 03313/2019 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 3313 del 2019, proposto dal sig. Enrico Panizza, rappresentato e difeso dall’Avvocato Gianfranco Di Meglio, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio fisico eletto presso il suo Studio in Roma, Via Gregorio VII n. 225;

contro

il Comune di Roma Capitale, in persona del Sindaco
pro tempore
, rappresentato e difeso dall’Avvocato Manuela Scerpa, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio fisico eletto presso gli uffici dell’Avvocatura capitolina siti in Roma, via del Tempio di Giove n. 21;

per l’annullamento

previa sospensiva

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