Cassazione penale Sez. V sentenza n. 39591 del 3 novembre 2011

ECLI:IT:CASS:2011:39591PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: L'ingiuria, quale reato contro l'onore, si configura in presenza di espressioni lesive del decoro e del prestigio altrui, anche se prive di insinuazioni e di carattere meramente dubitativo, purché abbiano un contenuto manifestamente spregiativo. Il giudice, nel valutare la sussistenza del reato, deve pertanto esaminare attentamente il tenore letterale delle frasi contestate, il loro significato anche in relazione al contesto in cui sono state pronunciate, senza limitarsi a considerare il solo carattere dubitativo o assertivo delle medesime. La motivazione della sentenza deve dare conto in modo esaustivo di tale analisi, senza omettere di esaminare espressioni che, pur non presentando un nesso di funzionalità con il contesto, risultino comunque idonee a ledere l'altrui onorabilità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. OLDI Paolo - Presidente

Dott. BEVERE Antonio - Consigliere

Dott. VESSICHELLI Maria - rel. Consigliere

Dott. ZAZA Carlo - Consigliere

Dott. SABEONE Gerardo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

PMT PRESSO TRIBUNALE DI TRAPANI;

nei confronti di:

1) SP. SA. N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 121/2008 GIUDICE DI PACE di TRAPANI, del 01/04/2010;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 20/05/2011 la relazione fatta dal Consigliere Dott. MARIA VESSICHELLI;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. Salvi che ha concluso per annullamento con rinvio.

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