Cassazione penale Sez. I sentenza n. 12748 del 29 marzo 2016

ECLI:IT:CASS:2016:12748PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il coinvolgimento di un soggetto in un'associazione di tipo mafioso può essere desunto non solo da sentenze passate in giudicato, ma anche da altri elementi indiziari, come le risultanze di intercettazioni, servizi di osservazione e dichiarazioni delle vittime, che dimostrino il ruolo attivo dell'indagato nell'ambito della struttura criminale, il suo inserimento nel contesto ambientale e la sua capacità di incidere sugli equilibri di potere all'interno del sodalizio. Tali elementi, valutati complessivamente e in maniera logica e coerente dal giudice, possono integrare il quadro indiziario necessario per l'applicazione di una misura cautelare, anche in assenza di una precedente condanna definitiva per il reato di associazione mafiosa. Inoltre, il pericolo di reiterazione del reato può essere desunto non solo dalla gravità e attualità dei fatti contestati, ma anche dal mantenimento di collegamenti dell'indagato con il contesto criminale di riferimento, nonché dal rischio di inquinamento probatorio e di fuga, senza che sia necessaria la sussistenza di tutti i pericula libertatis per l'applicazione della misura cautelare più afflittiva.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SIOTTO Maria Cristina - Presidente

Dott. BONITO Francesco M.S. - Consigliere

Dott. LA POSTA Lucia - Consigliere

Dott. ESPOSITO Aldo - Consigliere

Dott. CAIRO Antonio - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
avverso l'ordinanza n. 538/2015 TRIB. LIBERTA' di CATANZARO, del 16/06/2015;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. ANTONIO CAIRO;
Sentito il Pubblico Ministero, in persona del Dott. Spinaci Sante, Sostituto procuratore generale della Repubblica presso questa Corte, il quale ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza in data 16-18.6.2015 il Tribunale di Catanzaro adito ex articolo 309 c.p.p. confermava …

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.