Cassazione penale Sez. V sentenza n. 28553 del 20 giugno 2018

ECLI:IT:CASS:2018:28553PEN

Massima

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Il delitto di minaccia si prescrive in sette anni e sei mesi dal fatto, in applicazione del combinato disposto degli articoli 157, comma 1, e 161, comma 2, del codice penale. Pertanto, il giudice non può dichiarare estinto per prescrizione il reato di minaccia prima del decorso di tale termine, dovendo invece procedere all'esame nel merito. Il principio di diritto è volto a garantire l'effettività della tutela penale contro le condotte minacciose, assicurando che il relativo procedimento non si estingua prematuramente per decorso del tempo. Tale regola si fonda sull'esigenza di bilanciare adeguatamente l'interesse pubblico alla punizione dei reati e il diritto dell'imputato a un processo celebrato entro tempi ragionevoli, evitando che la prescrizione possa essere invocata in modo abusivo per sottrarsi alle conseguenze della propria condotta illecita. La massima, pertanto, esprime il principio per cui il delitto di minaccia, in ragione della sua gravità e della necessità di assicurare una risposta sanzionatoria effettiva, richiede un termine prescrizionale più ampio rispetto alle contravvenzioni, al fine di consentire all'autorità giudiziaria di accertare compiutamente la responsabilità penale dell'imputato e irrogare la relativa pena. Tale principio, di carattere generale, trova applicazione in tutti i casi analoghi di reati minacciosi, a prescindere dalle specifiche circostanze del fatto concreto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GUARDIANO Alfredo - Presidente

Dott. SCOTTI Umberto L - rel. Consigliere

Dott. PISTORELLI Luca - Consigliere

Dott. FIDANZIA Andrea - Consigliere

Dott. BORRELLI Paola - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
PROCURATORE GENERALE PRESSO CORTE D'APPELLO DI NAPOLI;
nel procedimento a carico di:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 19/10/2016 del TRIBUNALE di ((omissis));
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. SCOTTI UMBERTO LUIGI CESARE GIUSEPPE;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. FODARONI MARIA GIUSEPPINA, che ha concluso per l'annullamento con rinvio.
li…

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