Cassazione penale Sez. V sentenza n. 5680 del 5 febbraio 2019

ECLI:IT:CASS:2019:5680PEN

Massima

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Il diritto di cronaca, anche putativo, non può essere invocato a giustificazione della pubblicazione di notizie oggettivamente diffamatorie, qualora il giornalista non abbia previamente verificato la veridicità dei fatti riportati, limitandosi a riprodurre il contenuto di una lettera anonima senza alcun approfondimento, e abbia esposto i fatti in forma non continente, con l'utilizzo di toni enfatici e sferzanti, non corrispondenti alla realtà accertata. Infatti, il requisito della verità della notizia riferita, necessario ai fini dell'operatività della scriminante di cui all'art. 51 c.p., non è soddisfatto quando il giornalista faccia riferimento a una "vox populi", in considerazione della sua intrinseca vaghezza e del suo insuperabile carattere impersonale, che non può ragionevolmente costituire una fonte da usare legittimamente nell'esercizio del diritto/dovere di informare. Inoltre, la scriminante putativa dell'esercizio del diritto di cronaca è configurabile solo quando, pur non essendo obiettivamente vero il fatto riferito, il cronista abbia assolto all'onere di esaminare, controllare e verificare l'oggetto della sua narrativa, al fine di vincere ogni dubbio, onere che non risulta essere stato assolto nel caso di specie. Pertanto, la pubblicazione di notizie diffamatorie, in assenza di una adeguata verifica della loro veridicità e di una continenza espositiva, integra il reato di diffamazione aggravata, senza che possa operare la scriminante del diritto di cronaca, anche putativo.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BRUNO ((omissis)) - Presidente

Dott. DE GREGORIO Edoardo - Consigliere

Dott. MICHELI Paolo - Consigliere

Dott. BORRELLI Paola - Consigliere

Dott. RICCARDI Giusep - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nata il (OMISSIS);
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 24/04/2015 della Corte di Appello di Firenze;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere, Dott. GIUSEPPE RICCARDI;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore, Dott. ((omissis)), che ha concluso chiedendo l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza emessa il 24/04/2015 la Corte di Appello di Fi…

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