Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 50267 del 22 dicembre 2015

ECLI:IT:CASS:2015:50267PEN

Massima

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Il provvedimento applicativo di una misura di prevenzione personale, quale la sorveglianza speciale di pubblica sicurezza, deve essere sorretto da una motivazione puntuale, coerente e completa, che renda intellegibile l'iter logico-giuridico seguito dal giudice nell'accertare la sussistenza dei presupposti di legge, in particolare la pericolosità sociale attuale del proposto. A tal fine, il giudice è tenuto a indicare specificamente i dati fattuali e gli elementi di prova sui quali fonda il proprio convincimento, senza potersi limitare a valutazioni di carattere generico o apodittico. La mera apparenza o carenza assoluta di motivazione, che si configura quando l'apparato argomentativo risulti del tutto inidoneo a rendere comprensibile la ratio decidendi, integra una violazione di legge deducibile in sede di legittimità, a differenza dei vizi logici della motivazione, come la manifesta illogicità, che non sono sindacabili in cassazione se non attraverso il motivo di cui all'art. 606, lett. e), c.p.p. Inoltre, il giudice deve conformarsi ai principi affermati dalla Corte EDU, secondo cui per l'applicazione di misure di prevenzione non è sufficiente il mero sospetto, ma occorre l'accertamento e la valutazione obiettiva di fatti concreti, idonei a dimostrare la pericolosità sociale attuale del proposto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MILO Nicola - Presidente

Dott. CITTERIO Carlo - Consigliere

Dott. DI SALVO E. - rel. Consigliere

Dott. DE AMICIS Gaetano - Consigliere

Dott. PATERNO' RADDUSA Benedet - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
avverso il decreto n. 35/2014 CORTE APPELLO di REGGIO CALABRIA, del 23/01/2015;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. EMANUELE DI SALVO;
lette le conclusioni del PG Dott. IZZO Gioacchino, inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. (OMISSIS) ricorre per cassazione avverso il decreto in epigrafe indicato, con cui e' stato confermato il provvedimento di applicazion…

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