Cassazione penale Sez. II sentenza n. 28923 del 15 luglio 2009

ECLI:IT:CASS:2009:28923PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza può essere così sintetizzato: La Corte di Cassazione dichiara inammissibile il ricorso per cassazione quando i motivi proposti si limitano a riprodurre le stesse ragioni già discusse e ritenute infondate dal giudice del gravame, senza fornire nuovi e specifici argomenti a sostegno dell'impugnazione. Ciò in quanto la mancanza di specificità del motivo di ricorso deve essere apprezzata non solo per la sua genericità, intesa come indeterminatezza, ma anche per la mancanza di correlazione tra le ragioni argomentate dalla decisione impugnata e quelle poste a fondamento dell'impugnazione, dal momento che quest'ultima non può ignorare le esplicitazioni del giudice censurato senza incorrere nel vizio di aspecificità che conduce, ai sensi dell'art. 591 c.p.p., comma 1, lett. c), alla declaratoria di inammissibilità del ricorso. La declaratoria di inammissibilità del ricorso comporta la condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e al versamento di una somma in favore della cassa delle ammende, in applicazione dei principi affermati dalla Corte Costituzionale nella sentenza n. 186 del 2000.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PAGANO Filiberto - Presidente

Dott. GALLO Domenico - Consigliere

Dott. MACCHIA Alberto - Consigliere

Dott. IASILLO Adriano - Consigliere

Dott. MANNA Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) RE. BE. , N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 30/01/2007 CORTE APPELLO di PALERMO;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dr. MACCHIA ALBERTO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dr. Martusciello V., che ha concluso per il rigetto del ricorso.

OSSERVA

Con sentenza del 30 gennaio 2007, la Corte di appello di Palermo, in parziale r…

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