Cassazione penale Sez. V sentenza n. 48106 del 18 ottobre 2017

ECLI:IT:CASS:2017:48106PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza può essere così formulato: Il giudice di merito, nel valutare la prova testimoniale, gode di ampia discrezionalità nell'apprezzamento della credibilità e attendibilità dei dichiaranti, potendo disattendere la deposizione della persona offesa qualora ritenga che essa non sia in grado di riferire con precisione i fatti oggetto di imputazione, in ragione di circostanze oggettive emerse nel corso del processo, senza che ciò integri un vizio di motivazione censurabile in sede di legittimità, ove la decisione risulti sorretta da una motivazione logica e coerente. Il giudice di merito, nel valutare la prova testimoniale, gode di ampia discrezionalità nell'apprezzamento della credibilità e attendibilità dei dichiaranti. Egli può disattendere la deposizione della persona offesa qualora ritenga che essa non sia in grado di riferire con precisione i fatti oggetto di imputazione, in ragione di circostanze oggettive emerse nel corso del processo. Tale valutazione non integra un vizio di motivazione censurabile in sede di legittimità, ove la decisione risulti sorretta da una motivazione logica e coerente. Il giudice di merito ha il potere di valutare discrezionalmente la credibilità e attendibilità dei testimoni, potendo disattendere la deposizione della persona offesa qualora ritenga che essa non sia in grado di riferire con precisione i fatti, in ragione di circostanze oggettive emerse nel processo. Tale valutazione non costituisce un vizio di motivazione censurabile in sede di legittimità, purché la decisione sia logicamente e coerentemente motivata.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ZAZA Carlo - Presidente

Dott. DE GREGORIO Eduardo - rel. Consigliere

Dott. PEZZULLO Rosa - Consigliere

Dott. FIDANZIA Andrea - Consigliere

Dott. RICCARDI Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
PROCURATORE GENERALE PRESSO CORTE D'APPELLO DI FIRENZE;
nel procedimento a carico di:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS) a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato il (OMISSIS) a (OMISSIS);
inoltre:
PARTE CIVILE;
avverso la sentenza del 22/04/2016 del GIUDICE DI PACE di LIVORNO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. DE GREGORIO EDUARDO;
Udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dott. CORASANITI GIUSEPPE;

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