Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 33437 del 2010

ECLI:IT:TARLAZ:2010:33437SENT

Massima

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Il decreto di valutazione di impatto ambientale (VIA), legittimamente formatosi prima dell'entrata in vigore della novella normativa che ha introdotto un termine quinquennale di efficacia, perdura sine die, in quanto rappresenta un mero segmento della complessa vicenda di realizzazione di un'opera, la cui compatibilità ambientale è stata accertata rebus sic stantibus, ovvero fino a quando non si dimostri la totale dissociazione del suo contenuto con le radicali modificazioni eventualmente verificatesi nel contesto in cui il progetto si inserisce. Ciò in ragione del fatto che il precedente sistema normativo, a differenza del nuovo regime che ancora l'efficacia della VIA al mero decorso del termine, non guardava alla VIA in modo singolare e puntiforme, ma la contemperava con tutti gli altri valori implicati nella realizzazione dell'opera, determinandone la decadenza solo ove, aldilà del più o meno lungo lasso di tempo trascorso dalla relativa emanazione, il contenuto del decreto manifestasse l'evidente sopravvenuta trasformazione di tale contesto. Pertanto, il termine quinquennale di efficacia del decreto VIA, introdotto dall'art. 26, comma 6 del d.lgs. n. 152/2006 per effetto della novella di cui al d.lgs. n. 4/2008, non trova applicazione retroattiva ai provvedimenti già formatisi sotto la previgente disciplina, in ossequio al principio di tutela dell'affidamento legittimamente ingenerato nel destinatario circa la stabilità del provvedimento. Ciò anche in considerazione del fatto che la regola transitoria di cui all'art. 35, comma 2-ter del d.lgs. n. 152/2006, introdotta dal d.lgs. n. 128/2010, impone la conclusione delle procedure di VIA avviate precedentemente all'entrata in vigore del d.lgs. n. 152/2006 ai sensi delle norme vigenti al momento dell'avvio del procedimento, senza alcuna distinzione in ragione del momento in cui il procedimento sia stato concluso.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
IL TRIBUNALE AMMINISTRATIVO REGIONALE PER IL LAZIO
SEZIONE SECONDA
ha pronunciato la presente
SENTENZA
ex artt. 60 e 74 c.p.a. sul ricorso n. 8735/2010 RG, proposto dal COMUNE DI APRILIA (RM), in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'avv. Ma.Cl. Io. – NU., con domicilio eletto in Roma;
contro
il MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE, in persona del sig. Ministro pro tempore, rappresentato e difeso ope legis dall'Avvocatura generale dello Stato, presso i cui uffici si domicilia in Roma e
nei confronti di
So. S.p.A. e So. S.p.A., correnti in Milano, in persona dei rispettivi legali rappresentanti pro tempore, controinteressate, rappresentate e difese dal prof. An.Cl. e dagli avvocati Ca.Ma., Ma.Sp., Pi.To. e Se.Fi., con domicilio eletto in Roma,
per l'annullamento
A) - della nota prot. n. DVA 2010 - 0019689 del 6 agost…

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