La sussistenza della circostanza aggravante della minorata difesa di cui all'art. 61, n. 5, c.p. richiede una valutazione in concreto delle condizioni che hanno agevolato l'azione criminosa, non rilevando di per sé la sola idoneità astratta di una situazione, come il tempo notturno. La motivazione sulla sussistenza di tale aggravante non può fondarsi su mere illazioni, ma deve essere sorretta da specifici accertamenti circa l'effettivo isolamento o la collocazione in condominio dell'abitazione, nonché circa la possibilità concreta per la persona offesa di rivolgersi a vicini o di attivare altri mezzi di difesa, senza che assuma carattere dirimente il solo fatto che la stessa abbia chiamato le forze dell'ordine. La valutazione della sussistenza dell'aggravante in esame richiede, pertanto, un'analisi puntuale e concreta delle circostanze di tempo, luogo e modalità del fatto, al fine di verificare se la possibilità di pubblica o privata difesa sia stata in concreto ostacolata, senza che possano rilevare ulteriori elementi neutralizzanti tale effetto.