Consiglio di Stato sentenza n. 586 del 1997

ECLI:IT:CDS:1997:586SENT

Massima

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Il Comune può sanare l'illegittimità di un atto di approvazione di un progetto di opera pubblica, privo dei termini per l'esecuzione dei lavori e per l'attuazione delle espropriazioni, adottando un nuovo atto di approvazione che contenga tali elementi, con effetto ex nunc. Ciò non determina l'illegittimità degli atti successivi, come quelli di riapprovazione del progetto in forma ridotta e di dichiarazione di pubblica utilità, indifferibilità ed urgenza, in quanto tali atti costituiscono una nuova determinazione dell'Amministrazione, dotata di propria consistenza e perfezione interna. Pertanto, il ricorrente non ha interesse a far valere il vizio della delibera originaria, essendo stata sanata dalla successiva approvazione del progetto. Inoltre, l'avvio tempestivo della procedura ablativa non dipende dalla data della prima dichiarazione di pubblica utilità, ma dalla nuova dichiarazione adottata con la delibera di riapprovazione del progetto. Infine, la scelta dell'Amministrazione di realizzare l'opera pubblica in forma ridotta, senza la copertura di asfalto, rientra nell'ambito della sua discrezionalità tecnica, non sindacabile dal giudice amministrativo se non in caso di manifesta illogicità o irragionevolezza.

Sentenza completa

Conferma TAR Piemonte, sez. II, 10 marzo 1994 n. 189

 

Omissis.
Nel merito la ricorrente ripropone, con soltanto alcuni dei motivi di primo grado, la controversia di fondo, ossia, nel suo nucleo, la tesi che il Comune, avendo approvato il progetto generale dell'opera stradale nel 1989, doveva in quella sede apporre i termini per l'esecuzione dei lavori e per l'attuazione delle espropriazioni, dato che da quell'approvazione discendeva per legge l'implicita dichiarazione della pubblica utilità, indifferibilità ed urgenza delle opere progettate.
Il non averlo fatto implicherebbe, a catena, l'illegittimità di tutti gli atti successivi della serie, dagli atti di Giunta di riapprovazione con l'apposizione di quei termini di un progetto stralcio più ridotto, agli atti comunali volti ad eseguire l'occupazione.
Il fatto è che - anche ad ammettere l'illegittimità dell'atto di iniziale approvazione del progetto - tale …

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