Il cambio di destinazione d'uso di un immobile, da locale accessorio (garage o cantina) a civile abitazione, costituisce una variazione essenziale rispetto al progetto originariamente approvato, in quanto comporta un mutamento della destinazione d'uso che implica una variazione degli standard urbanistici previsti. Tale modifica, anche se realizzata con opere interne che non determinano un aumento di superficie o volume, è soggetta al regime autorizzatorio e sanzionatorio previsto per le variazioni essenziali, non potendo essere ricondotta alla disciplina delle opere interne di cui all'art. 9 della l.r. 37/1985. Infatti, il diverso carico urbanistico e la maggiore necessità di standard non dipendono dal manufatto edilizio in sé considerato, quanto piuttosto dalla sua destinazione e dall'attività che in esso vi si svolge, discendendo da tali ultimi elementi il suo inserimento in una specifica categoria funzionale e la necessità di una diversa dotazione di aree e spazi pubblici. Pertanto, il cambio di destinazione d'uso da locale accessorio a civile abitazione, anche se realizzato senza opere esterne, costituisce una variazione essenziale sanzionabile con la demolizione, salvo che non sia stata presentata e accolta un'istanza di condono edilizio prima dell'adozione del provvedimento sanzionatorio.