Tribunale Amministrativo Regionale Piemonte - Torino sentenza n. 851 del 2019

ECLI:IT:TARPIE:2019:851SENT

Massima

Generata da Simpliciter
Il rilascio del permesso di costruire in sanatoria ai sensi dell'art. 36 del D.P.R. 380/2001 è subordinato al rispetto della doppia conformità urbanistica ed edilizia, ossia la conformità dell'opera abusiva sia alla normativa vigente al momento della sua realizzazione, sia a quella vigente al momento della presentazione della domanda di sanatoria. Pertanto, il diniego di sanatoria è legittimo qualora l'opera non risulti conforme alla disciplina urbanistica ed edilizia applicabile al momento della sua realizzazione, anche in presenza di una successiva modifica favorevole della pianificazione territoriale. In particolare, per le opere realizzate in zona agricola, la conformità urbanistica richiede il possesso, in capo al richiedente, della qualifica di imprenditore agricolo professionale al momento della realizzazione dell'abuso, come previsto dall'art. 25, comma 3, della L.R. Piemonte n. 56/1977. Il mancato possesso di tale requisito al momento della realizzazione dell'abuso, accertato con provvedimenti amministrativi divenuti definitivi, legittima il diniego di sanatoria, senza che l'amministrazione sia tenuta a operare distinzioni tra le diverse destinazioni d'uso degli immobili abusivi, atteso il carattere unitario dell'illecito edilizio. Inoltre, la c.d. "sanatoria giurisprudenziale", consistente nel rilascio del titolo edilizio in sanatoria sulla base della sola conformità dell'opera abusiva alla pianificazione urbanistica vigente al momento della domanda, non trova applicazione nel nostro ordinamento, in quanto configurerebbe un atto atipico con effetti provvedimentali al di fuori di qualsiasi previsione normativa, in violazione del principio di legalità dell'azione amministrativa e del carattere tipico dei poteri esercitati dall'amministrazione.

Sentenza completa

Pubblicato il 26/07/2019

N. 00851/2019 REG.PROV.COLL.

N. 00340/2018 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Piemonte

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 340 del 2018, integrato da motivi aggiunti, proposto da
((omissis)), rappresentato e difeso dagli avvocati ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso lo studio di quest’ultimo, in Torino, corso ((omissis)) II n. 68;

contro

Comune di Grosso, in persona del Sindaco pro tempore, rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso il suo studio in Torino, via Cernaia, 30;

per l'annullamento

(i) del provvedimento di diniego definit…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.