Cassazione penale Sez. I sentenza n. 10294 del 15 marzo 2010

ECLI:IT:CASS:2010:10294PEN

Massima

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Il provvedimento cautelare di custodia in carcere per il reato di partecipazione ad associazione di tipo mafioso può essere confermato solo in presenza di gravi indizi di colpevolezza, desunti da dichiarazioni di collaboratori di giustizia che siano oggetto di puntuale e critica valutazione da parte del giudice. Tali dichiarazioni, per essere ritenute sufficienti a sostenere la misura, devono risultare chiare, univoche e prive di ambiguità in ordine alla perdurante partecipazione dell'indagato all'associazione criminale, anche quando questi si trovi ristretto in carcere. Il giudice non può limitarsi a una mera trascrizione delle dichiarazioni, ma deve fornirne un'adeguata spiegazione e lettura, verificandone la coerenza e la credibilità intrinseca, nonché la loro idoneità a integrare gli elementi costitutivi della fattispecie contestata.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FAZZIOLI Edoardo - Presidente

Dott. GIORDANO Umberto - Consigliere

Dott. DI TOMASSI Mariastefania - Consigliere

Dott. BONITO Francesco M. S - Consigliere

Dott. BRICCHETTI Renato - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

CA.Fr. , nato il (OMESSO);

avverso la ordinanza pronunziata ex articolo 309 c.p.p. in data 5.10.2009 dal Tribunale di Bari;

Visti gli atti, il provvedimento impugnato, il ricorso;

Udita la relazione fatta dal Consigliere Dott. M. ((omissis));

Udito il Sostituto Procuratore generale Dott. MURA Antonio, che ha concluso chiedendo la declaratoria d'inammissibilita' del ricorso.

FATTO

1. …

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