Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 39784 del 27 settembre 2019

ECLI:IT:CASS:2019:39784PEN

Massima

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Il pericolo di reiterazione del reato associativo di cui all'art. 74 del D.P.R. n. 309/1990 può essere desunto non solo dalla perdurante operatività dell'associazione criminosa, ma anche dalla professionalità acquisita e dal radicato inserimento dell'indagato in ambienti criminali, che possono comportare la commissione di ulteriori delitti, anche diversi da quelli fine dell'associazione, purché espressione della medesima pericolosità soggettiva. Pertanto, ai fini della valutazione delle esigenze cautelari, rileva non solo l'accertamento della partecipazione dell'indagato all'associazione per delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti, ma anche la prognosi sulla possibilità che egli possa commettere in futuro altri gravi delitti, anche di criminalità organizzata, in ragione della sua comprovata dedizione all'attività illecita e del suo stabile inserimento in contesti criminali. La misura cautelare può essere quindi giustificata non solo dalla gravità del fatto e dalla pericolosità del soggetto in relazione all'associazione contestata, ma anche dalla concreta possibilità che egli possa commettere ulteriori reati, anche diversi da quelli oggetto di imputazione, purché espressione della medesima professionalità criminale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FUMU Giacomo - Presidente

Dott. FERRANTI Donatel - rel. Consigliere

Dott. MONTAGNI Andrea - Consigliere

Dott. PAVICH Giuseppe - Consigliere

Dott. PICARDI Francesca - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 19/02/2019 del TRIB. LIBERTA' di BARI;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. DONATELLA FERRANTI;
sentite le conclusioni del PG Dott. SIMONE PERELLI, che conclude per il rigetto del ricorso;
E' presente l'avvocato (OMISSIS) del foro di TRANI in difesa di (OMISSIS) che insite per l'annullamento dell'ordinanza impugnata.
RITENUTO IN FATTO
1. Il Tribunale di Bari, in funzione di giudice del riesame, il …

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