Cassazione penale Sez. II sentenza n. 48745 del 17 dicembre 2012

ECLI:IT:CASS:2012:48745PEN

Massima

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Il giudicato penale, quale espressione del principio di certezza del diritto, può essere rimosso in via eccezionale attraverso l'istituto della revisione, il cui presupposto è l'emersione di nuove prove idonee a dimostrare l'innocenza dell'imputato o a determinare una diversa valutazione del fatto tale da travolgere la precedente pronuncia definitiva. Tuttavia, l'inammissibilità della richiesta di revisione può essere dichiarata quando le nuove allegazioni risultino prive del requisito della novità, in quanto già valutate nel precedente giudizio, ovvero manifestamente inidonee a inficiare la motivazione della sentenza passata in giudicato, la quale si fonda su elementi di prova autonomi e logicamente coerenti, come appostamenti e pedinamenti, che rendono irrilevanti le circostanze addotte a sostegno della revisione. In tali ipotesi, il giudice di legittimità è legittimato a dichiarare l'inammissibilità del ricorso, senza necessità di una compiuta valutazione nel merito delle nuove deduzioni, in quanto l'esame sommario delle stesse è sufficiente a escludere la possibilità di una diversa conclusione rispetto a quella già raggiunta con la sentenza definitiva.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. COSENTINO Giuseppe M - Presidente

Dott. GENTILE Domenico - Consigliere

Dott. CASUCCI G. - rel. Consigliere

Dott. DE CRESCIENZO Ugo - Consigliere

Dott. BELTRANI Sergio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 7/2011 CORTE APPELLO di MESSINA, del 20/03/2012;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. GIULIANO CASUCCI;

lette le conclusioni del PG Dott. Riello Luigi, per la inammissibilita' del ricorso, con ogni consequenziale statuizione.

RITENUTO IN FATTO

Con ordinanza in data 20 marzo 2012, la Corte di appello di Messina, sezione pena…

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