Tribunale Amministrativo Regionale Puglia - Lecce sentenza breve n. 400 del 2011

ECLI:IT:TARLE:2011:400SENB

Massima

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Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esaminare il ricorso proposto da Agostino Centonze contro il Comune di Lecce per l'annullamento di un'ordinanza di demolizione di opere abusive realizzate presso un immobile di sua proprietà, ha affermato il principio secondo cui il ricorso diviene improcedibile per sopravvenuta carenza di interesse qualora il Comune, in pendenza del giudizio, disponga l'annullamento dei provvedimenti impugnati. Ciò in quanto, una volta venuta meno la lesione lamentata dal ricorrente, non sussiste più l'interesse ad agire, elemento essenziale per la prosecuzione del giudizio. Il Tribunale, pertanto, ha dichiarato l'improcedibilità del ricorso, rilevando che, a seguito dell'annullamento dei provvedimenti impugnati, al Collegio non restava altro che prendere atto della sopravvenuta carenza di interesse del ricorrente. Il Tribunale ha inoltre disposto la irripetibilità delle spese di giudizio, ritenendo sussistenti i giustificati motivi per tale statuizione.

Sentenza completa

N. 00240/2011
REG.RIC.

N. 00400/2011 REG.PROV.COLL.

N. 00240/2011 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Puglia

Lecce - Sezione Terza

ha pronunciato la presente

SENTENZA

ex art. 60 cod. proc. amm.;
sul ricorso numero di registro generale 240 del 2011, proposto da:
((omissis)), rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)), elettivamente domiciliato presso lo studio di quest’ultima in Lecce, via Calabria, 3;

contro

Comune di Lecce;

per l'annullamento

dell’ordinanza n. 1228 del 21 ottobre 2010 notificata in data 16 novembre 2010, a firma del Dirigente U.T.C. - Settore Urbanistica, con cui si ingiunge al ricorrente, in qualità di erede di ((omissis)), di demolire a sue cure e spese, entro il termine di novanta giorni dalla data di notifica della stessa, le opere abusivamente realizz…

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