Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 2865 del 22 gennaio 2009

ECLI:IT:CASS:2009:2865PEN

Massima

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Il possesso e la cessione di sostanze stupefacenti, anche in modica quantità, integrano il reato di cui all'art. 73 del D.P.R. n. 309/1990, a prescindere dalla finalità d'uso personale, essendo sufficiente la mera detenzione e la consegna a terzi, anche se in forma occasionale e non continuativa. La valutazione della lieve entità del fatto, ai fini dell'applicazione della circostanza attenuante di cui al comma 5 del medesimo articolo, deve essere effettuata sulla base di una complessiva valutazione della condotta, tenendo conto non solo della quantità e qualità della sostanza, ma anche delle modalità della detenzione e dello spaccio, nonché della reiterazione del comportamento illecito. Pertanto, la semplice detenzione di modica quantità di stupefacente, se accompagnata da elementi indicativi di un'attività di spaccio, anche occasionale, non consente di riconoscere la circostanza attenuante, in quanto il reato risulta comunque connotato da una significativa offensività. Il giudice di merito, nel valutare la sussistenza della circostanza attenuante, deve dare conto in modo esaustivo di tutti gli elementi di fatto rilevanti ai fini della decisione, senza omettere alcuna argomentazione essenziale, in modo da rendere il percorso logico-giuridico seguito pienamente comprensibile e immune da vizi di illogicità manifesta.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MOCALI Piero - Presidente

Dott. MARINI Lionello - Consigliere

Dott. CAMPANATO Graziana - Consigliere

Dott. BEVERE Antonio - Consigliere

Dott. BIANCHI Luisa - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA/ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

1) BA. GI., N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 03/05/2004 CORTE APPELLO di PALERMO;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. CAMPANATO GRAZIANA;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. STABILE Carmine, che ha concluso per il rigetto del ricorso.

FATTO E DIRITTO

BA. Gi., imputato del reato di cui al Decreto del Presidente della Repubblica n. 309 del 1990 articolo 73 com…

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