La confisca del denaro sequestrato all'imputato in un procedimento per reati di detenzione e cessione di sostanze stupefacenti ex art. 73, comma 5, D.P.R. n. 309/1990 è ammissibile solo quando ricorrono le condizioni generali previste dall'art. 240 c.p., ovvero quando il denaro sia accertato come provento o prezzo della cessione di droga contestata. La semplice detenzione a fine di spaccio non è sufficiente a giustificare la confisca del denaro, essendo necessaria una specifica motivazione che dimostri il nesso di pertinenzialità tra il denaro e l'attività illecita. Inoltre, nel caso di applicazione della pena su richiesta ex art. 444 c.p.p., il giudice ha l'obbligo di motivare adeguatamente sulla sussistenza dei presupposti per la confisca, non essendo sufficiente la sinteticità tipica di tale rito. La confisca del denaro non può essere disposta in modo automatico e indistinto, ma richiede una valutazione specifica delle circostanze del caso concreto.