Cassazione penale Sez. V sentenza n. 23881 del 30 maggio 2003

ECLI:IT:CASS:2003:23881PEN

Massima

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Il giudice, qualora ritenga che il fatto emerso nel corso del dibattimento sia diverso da quello contestato all'imputato, è tenuto a disporre la trasmissione degli atti al pubblico ministero affinché proceda a una nuova contestazione, non potendo egli stesso procedere alla esatta qualificazione giuridica del fatto. Tale provvedimento di trasmissione degli atti, essendo un atto tipico previsto dall'ordinamento, non può essere considerato abnorme e pertanto non è impugnabile, anche qualora il giudice abbia ritenuto erroneamente che il fatto fosse diverso da quello originariamente contestato. La massima giuridica che si ricava dalla sentenza è che il giudice, di fronte a un fatto emerso nel corso del dibattimento che risulti diverso da quello contestato all'imputato, non può procedere direttamente alla sua esatta qualificazione giuridica, ma deve disporre la trasmissione degli atti al pubblico ministero affinché provveda a una nuova contestazione. Tale provvedimento di trasmissione, essendo tipico e previsto dall'ordinamento, non può essere considerato abnorme e pertanto non è impugnabile, anche qualora il giudice abbia ritenuto erroneamente che il fatto fosse diverso da quello originariamente contestato. Ciò al fine di garantire il rispetto del principio di correlazione tra l'imputazione e la sentenza, nonché il diritto di difesa dell'imputato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE QUINTA SEZIONE PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.: COGNETTI CARLO - PRESIDENTE LATTANZI GIORGIO - CONSIGLIERE NICASTRO FRANCESCO - CONSIGLIERE PERRONE PASQUALE - CONSIGLIERE FUMO MAURIZIO - CONSIGLIERE ha pronunciato la seguente SENTENZA sul ricorso proposto da: PROCURATORE DELLA REPUBBLICA TRIBUNALE di BUSTO ARSIZIO nei confronti di: FEJZULLAHU AVDUL n. il 15.01.1965 avverso ORDINANZA del 28.01.2002 TRIBUNALE di BUSTO ARSIZIO SEZIONE DISTACCATA DI GALLARATE sentita la relazione fatta dal Consigliere LATTANZI GIORGIO. lette le richieste del sostituto Procuratore generale, il quale ha concluso per l'inammissibilità del ricorso. Considerato: che il Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Busto Arsizio ha proposto ricorso per cassazione contro l'ordinanza del 28 gennaio 2002 con la quale la …

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