Cassazione penale Sez. II sentenza n. 52227 del 7 dicembre 2016

ECLI:IT:CASS:2016:52227PEN

Massima

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Il reato di danneggiamento semplice, previsto all'epoca dei fatti dall'art. 635, comma 1, c.p., è stato successivamente depenalizzato per effetto del D.Lgs. n. 7/2016, con la conseguente declaratoria di non punibilità della condotta, a prescindere dalla verifica degli elementi costitutivi del reato, quali la sussistenza del nesso causale tra il comportamento dell'agente e l'evento dannoso, nonché dell'elemento psicologico. In tali casi, la sentenza di annullamento senza rinvio comporta altresì la revoca dei capi riguardanti gli interessi civili, in applicazione del principio di diritto affermato dalle Sezioni Unite della Corte di Cassazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DIOTALLEVI Giovanni - Presidente

Dott. IMPERIALI Luciano - Consigliere

Dott. PAZZI Alberto - Consigliere

Dott. DI PISA Fabio - rel. Consigliere

Dott. RECCHIONE Sandra - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 11/07/2014 del Tribunale di Piacenza;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ((omissis));
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. ((omissis)), che ha concluso chiedendo annullarsi senza rinvio la sentenza impugnata perche' il fatto non e' piu' previsto dalla legge e revocarsi i capi che concernono gli interessi civili.
RI…

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