Cassazione penale Sez. II sentenza n. 396 del 5 gennaio 2024

ECLI:IT:CASS:2024:396PEN

Massima

Massima ufficiale
La condotta dell'imputato successiva alla commissione del reato, rilevante ai fini dell'applicabilità della causa di non punibilità di cui all'art. 131-bis cod. pen., come novellato dall'art. 1, comma 1, lett. c), n. 1, d.lgs. 10 ottobre 2022, n. 150, è deducibile per la prima volta nel giudizio di legittimità, a condizione che non sia stata prospettata con l'atto di impugnazione o nel corso del giudizio di appello, sicché la Corte di cassazione, apprezzando la circostanza sopravvenuta nell'ambito del complessivo giudizio sull'entità dell'offesa, può ritenere sussistente l'esimente nel solo caso in cui siano immediatamente rilevabili dagli atti i presupposti per la sua applicazione e non siano necessari ulteriori accertamenti fattuali.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

In nome del Popolo Italiano

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SECONDA SEZIONE PENALE

Composta da:

Dott. BELTRANI Sergio - Presidente

Dott. D'AURIA ((omissis)). MINUTILLO TURTUR ((omissis)). SARACO ((omissis)). LEOPIZZI Alessandro - Relatore

ha pronunciato la seguente

SENTENZA
sul ricorso proposto nell'interesse di Ma.Ro. nato a (Omissis)il (Omissis)
avverso la sentenza del 02/03/2023 della CORTE APPELLO di MILANO
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere ALESSANDRO LEOPIZZI;
sentite le richieste del PG VINCENZO SENATORE, che ha concluso chiedendo l'annullamento con rinvio dell'impugnata sentenza per un nuovo giudizio sulla sussistenza dei presupposti di applicazione dell'articolo 131-bis cod. peno e la declaratoria di inammissibilità nel resto;
sentite le conclusioni dell'avv. UG.LE., per il ricorre…

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