Cassazione penale Sez. V sentenza n. 18976 del 30 aprile 2013

ECLI:IT:CASS:2013:18976PEN

Massima

Le dichiarazioni della persona offesa costituita parte civile, se ritenute attendibili e credibili dal giudice di merito sulla base di un'approfondita e logica motivazione, possono costituire prova sufficiente ai fini della condanna dell'imputato, senza la necessità di ulteriori riscontri esterni, purché il giudice proceda a un rigoroso vaglio della loro attendibilità intrinseca, tenendo conto della particolare posizione della parte civile e delle specifiche circostanze del caso concreto. Il giudice di legittimità non può sostituirsi al giudice di merito nella valutazione degli elementi di fatto, essendo preclusa una mera rilettura degli stessi sulla base di diversi parametri di ricostruzione e apprezzamento, dovendosi limitare a verificare la logicità e la coerenza della motivazione adottata.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GRASSI Aldo - Presidente

Dott. VESSICHELLI Maria - Consigliere

Dott. SETTEMBRE Antonio - Consigliere

Dott. GUARDIANO A. - rel. Consigliere

Dott. DEMARCHI ALBENGO Paolo G - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

avverso la sentenza pronunciata in data 6.3.2012 dalla corte di appello di Caltanissetta;

visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;

udita la relazione svolta dal consigliere Dott. ((omissis));

udito il pubblico ministero nella persona del sostituto procuratore generale Dott. IZZO Gioacchino, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;

udito per la parte civile costituita il difensore di fiduc…

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