Il provvedimento sindacale che ordina lo smaltimento di rifiuti e il ripristino dello stato dei luoghi, emesso ai sensi dell'art. 14, comma 3, del D.Lgs. 22/1997, non rientra nella competenza del Sindaco, in quanto tale atto non presenta i caratteri di contingibilità e urgenza, ma costituisce un provvedimento amministrativo di competenza dirigenziale, ai sensi dell'art. 107 del D.Lgs. 267/2000, che attribuisce ai dirigenti l'adozione degli atti e provvedimenti amministrativi che impegnano l'amministrazione verso l'esterno, salvo quanto previsto dagli artt. 50 e 54 del medesimo testo unico. Pertanto, il Sindaco è incompetente ad adottare tale provvedimento, il quale deve essere emesso dal dirigente competente, in applicazione del principio di separazione tra funzioni di indirizzo politico-amministrativo e funzioni di gestione amministrativa, sancito dall'art. 107 del D.Lgs. 267/2000. Tale principio, volto a garantire l'imparzialità e il buon andamento dell'azione amministrativa, impone di attribuire l'adozione di atti amministrativi che incidono sulla sfera giuridica dei destinatari agli organi burocratici, fatti salvi gli atti di indirizzo e controllo politico-amministrativo riservati agli organi di governo dell'ente locale.