Tribunale Amministrativo Regionale Sicilia - Palermo sentenza n. 2381 del 2019

ECLI:IT:TARPA:2019:2381SENT

Massima

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Il provvedimento amministrativo di acquisizione sanante ai sensi dell'art. 42-bis del d.P.R. n. 327/2001 (Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di espropriazione per pubblica utilità) può essere adottato dalla pubblica amministrazione solo in presenza di specifici presupposti, ossia l'attuale utilizzazione del bene per scopi di interesse pubblico e l'intervenuta irreversibile trasformazione dello stesso in assenza di un valido ed efficace provvedimento di esproprio o dichiarativo della pubblica utilità. Tale provvedimento deve essere adeguatamente motivato, con un percorso argomentativo rafforzato, che dimostri in modo chiaro l'eccezionalità delle ragioni di interesse pubblico che ne giustificano l'emanazione, valutate comparativamente con i contrapposti interessi privati, e l'assenza di soluzioni alternative praticabili. Il giudicato restitutorio formatosi a seguito dell'annullamento degli atti di espropriazione costituisce un ostacolo all'adozione di un provvedimento di acquisizione sanante, in quanto il proprietario ha diritto alla restituzione del bene e non può essere privato della sua proprietà attraverso tale strumento eccezionale. Pertanto, il provvedimento di acquisizione sanante adottato in violazione del giudicato restitutorio e senza una puntuale motivazione in ordine alla sussistenza dei presupposti di legge, risulta illegittimo per violazione dell'art. 42-bis del d.P.R. n. 327/2001 e per carenza di potere.

Sentenza completa

Pubblicato il 15/10/2019

N. 02381/2019 REG.PROV.COLL.

N. 02556/2017 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia

(Sezione Terza)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 2556 del 2017, proposto da
CO.GI. s.r.l., in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentato e difeso dagli avvocati ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia, e con domicilio fisico eletto presso lo studio del primo difensore in Palermo, ((omissis)) n. 33;

contro

il Comune di Bagheria, in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentato e difeso dall’avv. ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia, e con domicilio fisico eletto presso lo studio del predetto difensore in Palermo, via delle Alp…

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