Consiglio di Stato sentenza n. 28 del 1997

ECLI:IT:CDS:1997:28SENT

Massima

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Il provvedimento di annullamento di una concessione edilizia da parte dell'amministrazione comunale, adottato non per vizi di legittimità dell'atto originario, ma per fatti sopravvenuti e comportamenti del titolare ritenuti abusivi, è illegittimo per eccesso di potere per sviamento di potere, in quanto il potere di autotutela non può essere esercitato per finalità sanzionatorie, essendo invece diretto alla rimozione dell'atto originario per sopravvenuti motivi di inopportunità. La concessione edilizia, in quanto atto vincolato di controllo di conformità del progetto alla normativa urbanistica ed edilizia vigente, non è suscettibile di revoca, la quale presuppone invece una valutazione discrezionale dell'amministrazione circa la sopravvenuta inidoneità dell'atto a curare l'interesse pubblico. Pertanto, l'annullamento della concessione edilizia per fatti successivi al suo rilascio, anziché per vizi di legittimità originari, determina la reviviscenza della concessione stessa, con integrale soddisfazione dell'interesse del titolare.

Sentenza completa

Conferma TAR Veneto, sez. II, 4 luglio 1988 n. 808
 
DIRITTO - L'appello principale, proposto dal comune, è infondato.
L'Assessore all'urbanistica ha "annullato" la concessione edilizia rilasciata all'appellato C.R., rilevando che, successivamente al rilascio di tale concessione, lo stesso R. avrebbe effettuato lavori e svolto attività - di escavazione a fini di commercio di materiale litoide - in contrasto con le prescrizioni contenute nella concessione stessa. Siffatta motivazione è stata giustamente ritenuta, nella sentenza appellata, inidonea a sorreggere il disposto annullamento in quanto relativa non a vizi di legittimità del provvedimento annullato, bensì a fatti sopravvenuti che non possono avere, in base ai principi generali, alcuna influenza sulla legittimità dell'atto.
Al riguardo, è inconferente la censura, posta a fondamento dell'unico motivo dell'appello, secondo cui il TAR avrebbe errato nell'interpretare …

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