Cassazione penale Sez. I sentenza n. 44590 del 2 dicembre 2021

ECLI:IT:CASS:2021:44590PEN

Massima

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Il sequestro preventivo di un bene, ai sensi dell'art. 321 c.p.p., comma 1, presuppone la sussistenza di gravi indizi di reato e del pericolo concreto e attuale che la libera disponibilità del bene possa aggravare o protrarre le conseguenze del reato ipotizzato ovvero agevolare la commissione di altri reati. Tale pericolo deve essere adeguatamente motivato dal giudice, con riferimento a specifici elementi fattuali, senza limitarsi ad una mera riproduzione della formula normativa. Il decorso del tempo tra il momento della violazione contestata e la richiesta di restituzione costituisce altresì un elemento rilevante da valutare ai fini della sussistenza del periculum in mora. Il giudice è tenuto a compiere una autonoma valutazione delle esigenze cautelari, senza limitarsi a richiamare le considerazioni svolte dal primo giudice, dovendo confrontarsi con le deduzioni e la documentazione prodotta dalla difesa.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CASA Filippo - Presidente

Dott. BONI Monica - Consigliere

Dott. TALERICO Palma - Consigliere

Dott. CENTONZE Alessandro - Consigliere

Dott. RENOLDI Carlo - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del Tribunale del riesame di Salerno in data 13/5/2021;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Dott. ((omissis));
udito il Pubblico ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. ((omissis)), che ha concluso chiedendo la declaratoria di inammissibilita' del ricorso;
udito, per l'imputato, l'avv. (OMISSIS), la quale ha chiesto l'accoglimento del ricorso.…

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