Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 812 del 12 gennaio 2012

ECLI:IT:CASS:2012:812PEN

Massima

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Il provvedimento di confisca di un bene immobile, emesso nell'ambito di un procedimento di prevenzione patrimoniale, è irrevocabile nei confronti del terzo che non abbia partecipato al procedimento, anche qualora emerga successivamente la nullità dell'atto di trasferimento del bene in favore del soggetto sottoposto alla misura di prevenzione. Il terzo può far valere i propri diritti sul bene confiscato esclusivamente mediante incidente di esecuzione, senza poter ottenere la revoca retroattiva del provvedimento ablativo, ferma restando la possibilità di tutela risarcitoria in sede civile. L'omessa convocazione del terzo nel procedimento di prevenzione non determina la nullità del provvedimento di confisca, ma solo un'irregolarità che non inficia la validità della misura, essendo il procedimento di prevenzione istituzionalmente incentrato sul pubblico ministero e sul proposto. Il diritto del terzo di buona fede di partecipare al procedimento di prevenzione non è assoluto, in quanto l'impossibilità di identificare aprioristicamente tutti gli eventuali interessati giustifica l'esclusione della loro obbligatoria convocazione, al fine di non paralizzare l'applicabilità delle misure di prevenzione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GARRIBBA Tito - Presidente

Dott. MILO Nicola - Consigliere

Dott. FAZIO ((omissis)) - Consigliere

Dott. PETRUZZELLIS Anna - rel. Consigliere

Dott. CITTERIO Carlo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1. (OMISSIS), nata ad (OMISSIS);

2. (OMISSIS), nato a (OMISSIS);

3. (OMISSIS), nata a (OMISSIS);

4. (OMISSIS)

(OMISSIS)

(OMISSIS)

(OMISSIS)

(OMISSIS)

(OMISSIS)

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