Il mancato deposito, unitamente al ricorso per cassazione e nel termine di cui all'art. 369, comma 1, c.p.c., della copia notificata dell'atto di citazione in appello, su cui il ricorso si fonda, comporta l'improcedibilità del ricorso stesso, ai sensi dell'art. 369, comma 2, n. 4, c.p.c., non essendo possibile la concessione di un termine per il deposito tardivo di tale documento, in quanto l'onere di depositarlo entro il termine di venti giorni dalla notificazione del ricorso alle controparti è previsto a pena di improcedibilità e non può essere derogato. Tale adempimento, infatti, non impone ingiustificati limiti all'esercizio del diritto di difesa, considerata la chiarezza del dato normativo e la facilità del suo assolvimento, come confermato dall'impegno assunto dal ricorrente di depositare l'atto in questione. Pertanto, il mancato deposito della copia notificata dell'atto di citazione in appello, su cui il ricorso si fonda, determina l'improcedibilità del ricorso per cassazione, con conseguente compensazione integrale delle spese del giudizio di legittimità.