Cassazione penale Sez. I sentenza n. 6642 del 12 febbraio 2008

ECLI:IT:CASS:2008:6642PEN

Massima

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Il sequestro di beni disposto nell'ambito di un procedimento di prevenzione a carico di soggetti indiziati di appartenenza ad associazioni di tipo mafioso può essere contestato esclusivamente mediante l'opposizione innanzi al medesimo giudice che ha emesso il provvedimento cautelare, nelle forme dell'incidente di esecuzione, essendo inammissibile qualsiasi altro mezzo di impugnazione, come l'appello. La declaratoria di inammissibilità del mezzo di impugnazione erroneamente proposto non preclude tuttavia la facoltà dell'interessato di attivare in ogni tempo la procedura incidentale di esecuzione, il cui provvedimento conclusivo è a sua volta ricorribile per cassazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CHIEFFI Severo - Presidente

Dott. MOCALI Piero - Consigliere

Dott. SANTACROCE Giorgio - Consigliere

Dott. CANZIO Giovanni - Consigliere

Dott. PIRACCINI Paola - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

Sul ricorso proposto da:

DI. VI. MA. , N IL (OMESSO);

DI. VI. AN. , N. IL (OMESSO);

avverso ORDINANZA del 03/05/2007 CORTE APPELLO di Caltanissetta;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dr. SANTACROCE GIORGIO;

lette le conclusioni del P.G. Dr. IZZO Gioacchino, che ha chiesto dichiararsi il ricorso inammissibile.

OSSERVA

La corte di appello di Caltanissetta, con ordinanza del 3 maggio 2007, dichiarava l'inammissibilita' …

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