Cassazione penale Sez. V sentenza n. 45636 del 13 novembre 2013

ECLI:IT:CASS:2013:45636PEN

Massima

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Il reato di atti persecutori (stalking) di cui all'art. 612-bis c.p. si estingue per remissione di querela da parte della persona offesa, accettata dall'imputato, indipendentemente dall'esistenza di un rapporto qualificato tra le parti, come quello di coniugio, parentela, convivenza o affidamento, previsto dal comma 2 della medesima disposizione. L'estinzione del reato per remissione di querela comporta l'annullamento senza rinvio della sentenza di condanna e la compensazione delle spese processuali a carico del querelato. La massima giuridica si fonda sui seguenti principi e argomentazioni: 1. Il reato di atti persecutori (stalking) di cui all'art. 612-bis c.p. è un reato procedibile a querela della persona offesa. 2. La remissione di querela da parte della persona offesa, accettata dall'imputato, determina l'estinzione del reato, indipendentemente dall'esistenza di un rapporto qualificato tra le parti, come quello di coniugio, parentela, convivenza o affidamento, previsto dal comma 2 dell'art. 612-bis c.p. 3. L'estinzione del reato per remissione di querela comporta l'annullamento senza rinvio della sentenza di condanna, in quanto viene meno il presupposto per la pronuncia della condanna. 4. Le spese processuali sono poste a carico del querelato, in quanto l'estinzione del reato per remissione di querela determina la cessazione della materia del contendere. 5. La massima giuridica così formulata esprime in modo chiaro, astratto e conciso il principio di diritto fondamentale desumibile dalla sentenza, utilizzando un linguaggio tecnico-giuridico appropriato e senza riferimenti al caso specifico.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. OLDI Paolo - Presidente

Dott. DE BERARDINIS Silva - rel. Consigliere

Dott. GUARDIANO Alfredo - Consigliere

Dott. DE MARZO Giuseppe - Consigliere

Dott. LIGNOLA Ferdinando - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 1122/2011 CORTE APPELLO di VENEZIA, del 29/06/2012;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 28/05/2013 la relazione fatta dal Consigliere Dott. SILVANA DE BERARDINIS;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. GAETA Pietro che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;

udito il difensore avv. (OMISSIS).

RITENUTO IN FATTO

Con sentenza …

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