Cassazione penale Sez. V sentenza n. 10405 del 6 marzo 2013

ECLI:IT:CASS:2013:10405PEN

Massima

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La condotta ingiuriosa realizzata mediante l'invio reiterato di messaggi telefonici offensivi integra il reato di ingiuria, la cui responsabilità può essere affermata sulla base delle dichiarazioni della persona offesa, qualora queste risultino pacate, coerenti e precise nella descrizione dei fatti, anche in assenza di una puntuale indicazione della data di commissione della condotta, che assume rilievo marginale rispetto alla valutazione complessiva della credibilità della testimonianza. Il termine di prescrizione del reato di ingiuria è sospeso per effetto del rinvio del dibattimento disposto per impedimento del difensore, senza che assuma rilievo la contestuale necessità di acquisire ulteriore documentazione, in quanto tale esigenza costituisce una mera disposizione accessoria rispetto alla causa principale del rinvio. Nella determinazione della pena per il reato di ingiuria, il giudice deve tenere conto delle modalità della condotta, con particolare riferimento alla sua reiterazione e all'utilizzo dello scritto telefonico, in applicazione dei criteri generali di cui all'art. 133 c.p.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FERRUA Giuliana - Presidente

Dott. FUMO Maurizio - Consigliere

Dott. ZAZA Carlo - rel. Consigliere

Dott. LAPALORCIA Grazia - Consigliere

Dott. SABEONE Gerardo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

avverso la sentenza dell'08/05/2012 della Corte di Appello di Venezia;

visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;

udita la relazione svolta dal ((omissis));

udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. VOLPE Giuseppe, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;

udito per l'imputato l'avv. (OMISSIS) in sostituzione dell'avv. (OMISSIS), che ha concluso…

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