Cassazione penale Sez. V sentenza n. 24662 del 31 maggio 2018

ECLI:IT:CASS:2018:24662PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La reciproca aggressione fisica tra due soggetti, accertata sulla base delle dichiarazioni testimoniali e della documentazione medica, comporta la responsabilità di entrambi per le lesioni personali reciprocamente cagionate, anche qualora uno dei due abbia assunto l'iniziativa dell'atto di violenza, purché l'altro non si sia limitato a una reazione di legittima difesa proporzionata, ma abbia partecipato attivamente alla colluttazione. Il nesso causale tra le lesioni diagnosticate e l'episodio di violenza può essere ritenuto sussistente anche sulla base della semplice lamentela di dolori riferiti dalla persona offesa nell'immediatezza dei fatti, senza necessità di riscontri medici immediati che confermino la diretta correlazione tra le lesioni e l'evento traumatico.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SABEONE Gerardo - Presidente

Dott. SCOTTI Umberto - rel. Consigliere

Dott. MORELLI Francesca - Consigliere

Dott. DE GREGORIO Eduardo - Consigliere

Dott. PISTORELLI Luca - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), (ANCHE PCN) nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 11/12/2017 della CORTE APPELLO di MILANO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. SCOTTI UMBERTO LUIGI CESARE GIUSEPPE;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. LIGNOLA FERDINANDO, che ha concluso per l'inammissibilita'.
RITENUTO IN FATTO
1. La Corte di appello di Milano con sentenza del 11/12/2017, in parzi…

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