Cassazione penale Sez. V sentenza n. 35594 del 5 agosto 2019

ECLI:IT:CASS:2019:35594PEN

Massima

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Il reato di bancarotta fraudolenta documentale di cui all'art. 216, comma 1, n. 2, della Legge Fallimentare, che punisce la sottrazione, distruzione o omessa tenuta dei libri e delle altre scritture contabili, richiede il dolo specifico di rendere impossibile la ricostruzione del movimento degli affari e del patrimonio della società fallita. Tale fattispecie è distinta dalla bancarotta impropria da reato societario di cui all'art. 223, comma 2, n. 1, della Legge Fallimentare, che invece richiede l'aver cagionato o concorso a cagionare il dissesto della società, commettendo alcuni dei reati previsti dal codice civile, come le false comunicazioni sociali. Pertanto, il giudice di merito non può ritenere sussistente l'ipotesi di bancarotta impropria senza previamente contestarla e senza accertarne i presupposti, in quanto ciò determinerebbe una insanabile contraddizione interna della motivazione. Inoltre, la valutazione della prova in ordine alla giustificazione di prelievi dal conto corrente sociale, qualificati come bancarotta per distrazione, non può essere sindacata in sede di legittimità se non nei limiti del travisamento manifesto, non essendo consentito al giudice di cassazione una rivalutazione del materiale probatorio. Infine, la mancata trascrizione nel pubblico registro automobilistico del trasferimento di beni mobili non inficia la validità ed efficacia del contratto di vendita, ma può rilevare ai fini della configurabilità della bancarotta per distrazione, ove emerga che i beni sono rimasti nella disponibilità della società fallita.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CATENA Rossella - Presidente

Dott. CAPUTO Angelo - Consigliere

Dott. MOROSINI Elisabet - rel. Consigliere

Dott. BORRELLI Paola - Consigliere

Dott. BRANCACCIO Matilde - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 17/05/2018 della CORTE di APPELLO di GENOVA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ((omissis));
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. ((omissis)), che ha concluso chiedendo l'annullamento con rinvio limitatamente alla determinazione delle pene accessorie e inammissibilita' nel resto;
udito il difensore, avv. (OMISSIS), che ha…

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