Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 3746 del 27 gennaio 2015

ECLI:IT:CASS:2015:3746PEN

Massima

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Il concorso di persone nel reato si configura quando più soggetti, con condotte anche diverse, contribuiscono consapevolmente alla realizzazione di un medesimo fatto criminoso, essendo sufficiente il mero contributo morale o materiale, anche se non determinante, purché vi sia la consapevolezza e la volontà di partecipare all'illecito. Il giudice di merito, nel valutare la sussistenza del concorso, può desumere la consapevole partecipazione dell'imputato dal complesso degli elementi probatori, come i contatti telefonici insistenti con gli autori materiali del reato, la presenza sul luogo del fatto e ogni altro comportamento che riveli il suo coinvolgimento nell'esecuzione del reato, senza che sia necessaria la prova di un contributo causale determinante. Il sindacato di legittimità sulla motivazione della sentenza è limitato alla verifica della congruenza delle argomentazioni rispetto al fine giustificativo del provvedimento, senza possibilità di una rinnovata valutazione degli elementi di fatto, essendo preclusa al giudice di legittimità la rilettura degli elementi di prova o l'adozione di nuovi parametri di ricostruzione e valutazione dei fatti, in quanto ciò comporterebbe un'inammissibile sostituzione del giudice di merito.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ZECCA Gaetanino - Presidente

Dott. CIAMPI Francesco - rel. Consigliere

Dott. IANNELLO Emilio - Consigliere

Dott. MONTAGNI Andrea - Consigliere

Dott. SERRAO Eugenia - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza della CORTE D'APPELLO DI MILANO del 29/06/2012;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. CIAMPI Francesco Maria, udite le conclusioni del PG in persona del Dott. CANEVELLI Paolo, che ha chiesto il rigetto del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. Con sentenza in data 29 giugno 2012 la Corte d'appello di Milano confermava la sentenza in data 7 gennaio 2008 del Tribunale di Lodi appellata da (OMISSIS). Questi era…

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