Il rilascio di un permesso di costruire in variante ad un precedente permesso di costruire per il quale era stata dichiarata la decadenza non è legittimo, in quanto non può configurarsi una proroga ai sensi dell'art. 15 comma 1 del d.p.r. n. 380/2001 che può essere concessa solo per fatti sopraggiunti estranei alla volontà del titolare del permesso, ipotesi che non ricorre nella fattispecie in assenza di una richiesta formalizzata in tal senso. Inoltre, l'autorizzazione paesistica posta a base del permesso di costruire impugnato è nulla per violazione dell'art. 21 della legge n. 241/1990, in quanto emanata dal Comune anziché dalla Provincia, non trovando applicazione le norme regionali di delega ai Comuni delle funzioni in materia di autorizzazioni paesaggistiche, in quanto cedevoli rispetto alle norme inderogabili di cui al d.lgs. n. 42/2004 espressione della riserva statale di cui all'art. 117 Cost. comma 3. Infine, il permesso di costruire è illegittimo per essere stato rilasciato ad un soggetto che non aveva la disponibilità dell'area, in quanto il Comune era a conoscenza della titolarità in capo al ricorrente del lastrico solare e della colonna d'aria sovrastante, come da atto pubblico di acquisto, senza che il progetto presentato ed assentito prevedesse il ripristino del lastrico solare ai fini dell'utilizzazione riservata al ricorrente.