Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 9223 del 2013

ECLI:IT:TARLAZ:2013:9223SENT

Massima

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Il Tribunale Amministrativo Regionale, nel respingere il ricorso avverso l'ordine di demolizione di opere edilizie abusive, afferma il principio secondo cui la legittimità dell'azione amministrativa di repressione degli abusi edilizi non viene meno per il solo fatto che il proprietario del manufatto abusivo sia diverso dal soggetto destinatario del provvedimento sanzionatorio, atteso che l'Amministrazione non era a conoscenza dell'intervenuta divisione del bene al momento dell'adozione del provvedimento. Inoltre, la mera presentazione di una domanda di sanatoria non è di per sé sufficiente a impedire l'esecuzione dell'ordine di demolizione, in assenza di una concreta verifica della sussistenza dei presupposti per l'accoglimento della richiesta di condono. L'Amministrazione, pertanto, è legittimata ad adottare provvedimenti di repressione degli abusi edilizi, anche in assenza di una definitiva definizione della posizione del proprietario o di una conclusione del procedimento di sanatoria, purché l'istruttoria sia completa e la motivazione adeguata.

Sentenza completa

N. 00905/2009
REG.RIC.

N. 09223/2013 REG.PROV.COLL.

N. 00905/2009 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Prima Quater)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 905 del 2009, proposto da:
((omissis)), ((omissis)),
rappresentati e difesi dagli avv. ((omissis)), ((omissis)), con domicilio eletto presso ((omissis)) - Onorato in Roma, via Casilina, 1803;

contro

((omissis)), rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso ((omissis)) in Roma, via Tempio di Giove N.21;

per l'annullamento

della Determinazione dirigenziale n. 2321 del 1.12.2008 n. 100984, notificata in data 10.12.2008 ai ricorrenti, di demolizione opere abusive.

Visti il ricorso e i relativi allegati;

Visto l'atto di costituz…

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