Cassazione penale Sez. V sentenza n. 7825 del 22 febbraio 2023

ECLI:IT:CASS:2023:7825PEN

Massima

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Il reato di atti persecutori (stalking) si configura quando la condotta dell'agente, caratterizzata dalla reiterazione di minacce e molestie, è idonea a cagionare nella vittima un perdurante e grave stato di ansia o di paura, ovvero a modificare significativamente le sue abitudini di vita. L'elemento soggettivo del reato è integrato dal dolo generico, che richiede la volontà di porre in essere più condotte di minaccia e molestia, nella consapevolezza della loro idoneità a produrre uno degli eventi alternativamente previsti dalla norma incriminatrice e dell'abitualità del proprio agire, senza necessità della preordinazione delle condotte. La configurabilità del reato di atti persecutori non è esclusa dalla preesistenza di motivi di conflittualità tra l'agente e la vittima, né dalla circostanza che le condotte possano essere ricondotte a un preteso esercizio di diritti, qualora le stesse siano idonee a cagionare nella persona offesa il grave turbamento e la modificazione delle abitudini di vita richiesti dalla fattispecie. Il giudicato assolutorio per il reato di minaccia non preclude la celebrazione di un successivo giudizio per il reato di atti persecutori, in quanto le due fattispecie, pur potendo in parte coincidere sul piano della condotta, presentano elementi costitutivi e coefficienti soggettivi differenti, tali da escludere l'identità del fatto storico rilevante ai fini del divieto di bis in idem.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DE GREGORIO Eduardo - Presidente

Dott. CATENA Rossella - Consigliere

Dott. CAPUTO Angelo - Consigliere

Dott. PILLA Egle - rel. Consigliere

Dott. BORRELLI Paola - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 09/12/2020 della CORTE APPELLO di PALERMO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere EGLE PILLA;
Udita la requisitoria del Sostituto Procuratore generale presso la Corte di Cassazione, GIOVANNI DI LEO che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso. Udite le conclusioni del difensore e procuratore speciale, avv. (OMISSIS), per la parte civile che ha concluso per la inammissibilit…

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