Consiglio di Stato sentenza n. 10962 del 2023

ECLI:IT:CDS:2023:10962SENT

Massima

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Il proprietario di un'area contaminata, non responsabile della contaminazione, è tenuto esclusivamente ad adottare le misure di prevenzione di cui all'art. 240, comma 1, lett. i) del d.lgs. n. 152/2006, ovvero le iniziative per contrastare un evento, un atto o un'omissione che ha creato una minaccia imminente per la salute o per l'ambiente, intesa come rischio sufficientemente probabile che si verifichi un danno sotto il profilo sanitario o ambientale in un futuro prossimo, al fine di impedire o minimizzare il realizzarsi di tale minaccia. L'Amministrazione non può invece imporre a tale proprietario l'obbligo di realizzare le misure di messa in sicurezza di emergenza e di bonifica, di cui alle lett. m) e p) del medesimo art. 240, comma 1, in quanto tali interventi hanno una connotazione ripristinatoria di un danno già prodottosi e non possono essere assimilati alle misure di prevenzione. Gli interventi di riparazione, messa in sicurezza, bonifica e ripristino gravano esclusivamente sul responsabile della contaminazione, cioè sul soggetto al quale sia imputabile, almeno sotto il profilo oggettivo, l'inquinamento. Qualora il responsabile non sia individuabile o non provveda, gli interventi necessari sono adottati dall'Amministrazione competente, che può recuperare le relative spese, sulla base di un motivato provvedimento, agendo in rivalsa verso il proprietario, il cui sito è gravato di un onere reale e di un privilegio speciale immobiliare. Tale impostazione è conforme al principio "chi inquina paga" sancito dall'art. 191, par. 2, del Trattato sul Funzionamento dell'Unione Europea, nonché ai principi di precauzione e dell'azione preventiva confermati dalla direttiva 2004/35/CE sulla responsabilità ambientale in materia di prevenzione e riparazione del danno ambientale.

Sentenza completa

Pubblicato il 18/12/2023

N. 10962/2023REG.PROV.COLL.

N. 04098/2018 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Quarta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 4098 del 2018, proposto dalla società Colacem s.p.a., in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentata e difesa dagli avvocati ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso lo studio dell’avvocato ((omissis)) in Roma, via Cicerone n.44;

contro

il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, il Ministero della salute, il Ministero dello sviluppo economico, il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, in persona dei rispettivi legali rappresentanti
pro tempore
, rappres…

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