Tribunale Amministrativo Regionale Sicilia - Palermo sentenza n. 2014 del 2021

ECLI:IT:TARPA:2021:2014SENT

Massima

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Il termine di ultimazione dei lavori previsto nel permesso di costruire può essere prorogato per un periodo massimo di due anni, previa comunicazione motivata dell'interessato prima della scadenza, a condizione che i lavori da eseguirsi non risultino in contrasto con nuovi strumenti urbanistici approvati o adottati, salvo comunicazione della dichiarazione di inizio lavori. La proroga dei termini per l'inizio e l'ultimazione dei lavori è comunque accordata qualora i lavori non possano essere iniziati o conclusi per iniziative dell'amministrazione o dell'autorità giudiziaria rivelatesi poi infondate. Tuttavia, il factum principis, ovvero l'impedimento alla prosecuzione dei lavori per ragioni non imputabili al concessionario, non opera quando la sospensione dei lavori è dovuta a esigenze tecniche legate all'organizzazione del cantiere e non alla realizzazione dell'opera oggetto della concessione edilizia. In tali casi, il provvedimento di rigetto della richiesta di proroga del termine di ultimazione dei lavori è legittimo, in quanto il concessionario non può invocare l'applicazione della disciplina di favore prevista per i casi di impedimento non imputabili.

Sentenza completa

Pubblicato il 25/06/2021

N. 02014/2021 REG.PROV.COLL.

N. 00149/2018 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 149 del 2018, proposto da:
Ma.Lo.Fra. S.r.l., in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentata e difesa dall’avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio fisico presso lo studio dell’avv. ((omissis)) in Palermo, piazza V. ((omissis)) n. 6;

contro

Comune di Sciacca, in persona del Sindaco
pro tempore
, rappresentato e difeso dall’avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio fisico presso lo studio dell’avv. ((omissis)) in Palermo, via ((omissis)), 110;

per l’annullamento

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