Cassazione penale Sez. II sentenza n. 2814 del 21 gennaio 2009

ECLI:IT:CASS:2009:2814PEN

Massima

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Il vincolo associativo continuativo finalizzato alla commissione di una serie indeterminata di delitti, con la consapevolezza di far parte di un sodalizio criminoso e di operare per la realizzazione di un programma comune, costituisce il reato di associazione per delinquere di cui all'articolo 416 c.p. Tale fattispecie sussiste anche quando l'associazione criminosa continua a operare anche in assenza del suo promotore principale, già detenuto, in quanto gli altri membri dimostrano la volontà di proseguire l'attività illecita, come attestato da comportamenti concreti quali il tentativo di esportare all'estero ingenti somme di denaro provento delle attività delittuose e i contenuti delle conversazioni intercettate. Ai fini della sussistenza del pericolo concreto di reiterazione del reato, previsto dall'articolo 274, comma 1, lettera c), c.p.p., è sufficiente che gli altri membri dell'associazione criminosa, pur in assenza del promotore principale, siano in grado di riattivare l'attività delittuosa della stessa specie di quella per cui si procede, senza che rilevi l'eventuale incapacità del promotore principale di continuare a svolgere un ruolo attivo nell'organizzazione. La valutazione del quadro indiziario compiuta dal giudice di merito, che ha portato all'individuazione degli elementi costitutivi del reato associativo, è insindacabile in sede di legittimità, salvo vizi di motivazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PAGANO Filiberto - Presidente

Dott. CURZIO Pietro - rel. Consigliere

Dott. POLICHETTI Renato - Consigliere

Dott. IASILLO Adriano - Consigliere

Dott. MANNA Francesco - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

difensore di fiducia di BA. Be., N. A (OMESSO);

contro l'ordinanza del Tribunale di L'Aquila del 3 luglio 2008;

Visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;

Udita la relazione del Consigliere, Dott. ((omissis));

Udito il Procuratore generale presso la Corte di cassazione, in persona del Sostituto Dott. ((omissis)), che ha concluso per il rigetto del ricorso.

Udito…

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