Cassazione penale Sez. I sentenza n. 41110 del 24 settembre 2018

ECLI:IT:CASS:2018:41110PEN

Massima

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Il possesso di un'arma fuori dalla propria abitazione o dalle sue pertinenze, anche se non portata in luogo pubblico, integra il reato di porto abusivo di armi, salvo che il luogo non rientri tra quelli espressamente indicati dalla legge come consentiti. Tuttavia, il decorso del tempo massimo di prescrizione della contravvenzione, pari a cinque anni dalla data di commissione del fatto, determina l'estinzione del reato, a meno che non emerga in modo chiaro, manifesto e incontestabile l'innocenza dell'imputato, tale da rendere incompatibile l'accertamento con qualsiasi necessità di approfondimento. In tali casi, il giudice deve dichiarare l'estinzione del reato per prescrizione, senza poter entrare nel merito della valutazione della condotta dell'imputato e dell'applicazione delle eventuali circostanze attenuanti, le quali risulterebbero assorbite dall'intervenuta prescrizione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BONITO Francesco - Presidente

Dott. SARACENO Rosa - Rel. Consigliere

Dott. ESPOSITO Aldo - Consigliere

Dott. CENTOFANTI Francesco - Consigliere

Dott. RENOLDI Carlo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 27/06/2016 della CORTE APPELLO di VENEZIA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott.ssa Saraceno Rosa Anna;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dott.ssa Ceniccola Elisabetta che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO
1. La Corte di appello di Venezia, con sentenza in data 27 giugno 2016…

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